1. Educazione civica alla riscossa
L’educazione civica è una materia che è stata insegnata nelle scuole italiane (dai 6 ai 18 anni) a partire dal 1958. Poi, è stata abolita nel 1990/91, a causa di tagli economici e perché qualcuno diceva che gli italiani ormai non avevano più bisogno di studiare educazione civica perché erano buoni cittadini. Questa settimana però, il parlamento ha votato un progetto di legge per reintrodurla nelle scuole, a partire già dal prossimo anno scolastico. Tra i temi che la materia tratta, troviamo lo studio della Costituzione e di elementi di diritto, educazione ambientale, educazione alla legalità, rispetto del patrimonio culturale ed educazione stradale.
Educação cívica é uma disciplina ensinada nas escolas italianas (dos 6 até os 18 anos) a partir de 1958. Foi cancelada em 1990/91, por causa de cortes de verba na educação e também porque alguns diziam que os italianos eram um povo maduro que não precisava mais aprender esses conteúdos porque já os dominava. Esta semana, porém, o parlamento italiano votou um projeto de lei para reintroduzir a disciplina nas escolas, já a partir do ano que vem. Entre os temas a serem tratados estão o estudo da Constituição e de elementos de direito, educação ambiental, educação à legalidade, respeito do patrimônio cultural e educação para o trânsito.
Fonte: reportpistoia.com
2. La storia dell’emigrazione veneta arriva a scuola
Rimaniamo sui banchi di scuola con una notizia che viene dal Veneto, la regione italiana da cui sono partiti la maggior parte di emigrati nel secolo che va dal 1876 al 1976; anche qui in Brasile, il numero di veneti giunti in quel periodo supera quello di tutte le altre regioni. Ora, finalmente, la storia dell’emigrazione veneta farà parte dei programmi scolastici ministeriali. Secondo il presidente dell’Associazione veneti nel mondo, Aldo Rozzi Marin, capire come hanno vissuto gli emigrati serve, tra le altre cose, per capire meglio il fenomeno dell’emigrazione attuale che provoca molti dibattiti in Italia.
Continuando o assunto sobre educação, uma notícia que vem do Veneto, a região italiana da qual partiram a maioria de emigrantes entre 1876 e 1976. Inclusive no Brasil, o numero de imigrantes vênetos é maior que aquele de qualquer outra região italiana. Agora, finalmente, a história da emigração vêneta será inserida nos programas oficiais das escolas públicas italianas. Segundo o presidente da “Associação dos vênetos no mundo”, Aldo Rozzi Marin, entender como viveram os emigrantes serve, entre outras coisas, para entender melhor o fenômeno da imigração atual, que está suscitando tantos debates na Itália.
Fonte: trevisotoday.it
3. Bandiere Blu 2019
Se avete in programma un viaggio in Italia in estate, sarete felici di sapere che questa settimana è stata pubblicata la lista delle spiagge eccellenti, con le acque più belle e pulite ma anche con i servizi più organizzati per coloro che le frequentano. La lista è preparata dalla Ong danese FEE e nel 2019 festeggia la sua 33° edizione. Quest’anno, la classifica premia 383 spiagge italiane e le regioni dominanti sono la Liguria e la Toscana. Qui trovate la lista di tutte le spiagge: https://www.greenme.it/spiagge/31474-bandiere-blu-2019-tutte-le-spiagge. Nonostante l’Italia sia più conosciuta per il suo patrimonio artistico, quello naturale non è da meno, provare per credere.
Se estão pensando em uma viagem para Itália no verão, vocês ficarão felizes em saber que esta semana foi publicada a lista das praias melhores, com as águas mais limpas e bonitas e que também que oferecem serviços organizados aos turistas. A lista é feita pela ONG dinamarquesa FEE e chega à 33ª edição em 2019. Este ano, 383 praias italianas foram premiadas e as regiões que dominam a lista são Ligúria e Toscana. Aqui vocês encontram a lista completa: https://www.greenme.it/spiagge/31474-bandiere-blu-2019-tutte-le-spiagge. Embora a Itália seja mais conhecida por seu patrimônio artístico, aquele natural é tão bonito quanto. Provare per credere.
Fonte: bandierablu.org
4. Biennale Arte di Venezia al via
Ha preso il via martedì 7 maggio, con l’anteprima per i giornalisti, la Biennale Arte di Venezia, una delle maggiori espressioni artistiche dell’arte contemporanea. Per il pubblico in generale, la Biennale aprirà dall’11 al 24 maggio e sarà aperta dalle 10 alle 18, tutti i giorni tranne i lunedì. Ne faranno parte 79 artisti e la buona notizia è che sono in maggioranza donne, attraverso quadri, sculture, installazioni, video e molto altro. Il titolo scelto dal curatore statunitense è “May You Live in Interesting Times”. Se siete in Italia, non perdetevela; se no, potete leggere e vedere notizie sulla Biennale sul sito ufficiale: https://www.labiennale.org/it.
Começou na terça-feira, 7 de maio, mas só para jornalistas, a Bienal de Arte de Veneza, uma das maiores expressões artísticas da arte contemporânea. Para o público em geral, a Bienal abrirá entre 11 e 24 de maio, das 10h às 18h, todos os dias exceto segundas-feiras. Participam 79 artistas e a boa notícia é que em sua maioria são mulheres, com quadros, instalações, esculturas, vídeos, entre outras ‘formas’. O título escolhido pelo curador estadunidense é “May You Live in Interesting Times”. Se vocês estão na Itália, não podem perder; se não, podem ler e ver notícias relativas no site oficial: https://www.labiennale.org/it.
Fonte: comune.venezia.it
5. Università della birra
Siamo abituati a pensare all’Italia come la patria del vino e, in realtà, è proprio così. Tuttavia, non esiste solo il vino: non si solo vino vive l’uomo. Ed ecco che nasce l’università della birra, il primo corso italiano professionalizzante legato a questa bevanda. Gli italiani, che la bevono soprattutto fuori pasto oppure con la pizza, negli ultimi anni la stanno riscoprendo grazie agli artigiani che producono birre artigianali eccellenti. L’università avrà sede a Lambrate, un quartiere di Milano che ha una solida tradizione in fatto di birra e dove esiste un birrificio, il birrificio Lambrate, che consiglio a tutti di visitare, non solo per le sue birre di produzione propria, ma anche per la buona cucina.
Sempre pensamos que a Itália seja o país do vinho e, na realidade, isso está certo. Porém, não existe apenas o vinho: non di solo vino vive l’uomo. Por isso nasce a Universidade da Cerveja, um curso profissionalizante para esta bebida. Os italianos que a bebem sobretudo fora das refeições ou quando comem pizza, nos últimos anos estão descobrindo que há muitos artesãos que produzem cerveja artesanal excelente. A Universidade será em Lambrate, um bairro de Milão, que tem uma solida tradição quando falamos de cerveja e onde existe uma fabrica de cerveja, o Birrificio Lambrate, que vale a pena visitar. Bebe-se e come-se muito bem.
(fonte: ansa.it)
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